Come si determina il vincitore

"Un vincitore c’è sempre, anche se non proclamato da nessuno"

Antoni Cubeddu

Il decretare un vincitore era bene accetto al pubblico ma non sempre gradito agli improvvisatori. Il sistema delle gare a premio a un certo punto perse vigore perché a vincere erano quasi sempre gli stessi poeti. Fu allora che Antonio Cubeddu, l’improvvisatore che aveva avuto l’idea di portare in piazza la gara poetica togliendola dagli ambiti marginali, fece opera di convincimento presso i comitati organizzatori perché fosse garantita a tutti una ricompensa a prescindere dal valore di ciascuno. La retribuzione fissa uguale per tutti, questo è molto importante, è un ulteriore segno della grande democrazia che governa la struttura della gara in tutte le sue articolazioni. Naturalmente un vincitore c’è sempre, anche se non proclamato ufficialmente da nessuno: è, di volta in volta, l’improvvisatore che a giudizio del pubblico, ed anche a un riscontro il più possibile obiettivo, ha cantato meglio in quella gara. Cantare meglio significa intanto divertire il pubblico, contrastare bene le ragioni dell’avversario, usare una lingua il più possibile fresca e similitudini altrettanto originali. ©Domus de Janas Editore